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Aggiornato
al 22 Marzo 2017 e successive modifiche “sesta edizione” A.9. Introduzione |
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1. Prima lezione |
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2.3. Si parte! Prima partenza in pianura |
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2.4. Esercitazione all’uso della frizione |
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2.5.1. Procedura per il
cambio delle marce “Come si aumentano” “Fase di accelerazione” |
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3.1. Esercitazione all’uso del volante |
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4.2.1. Partenza in salita con il freno di stazionamento Si consideri di essere già fermi in salita e di dover
partire: posizionare i piedi sui comandi, il sinistro sulla frizione e il
destro sul freno di servizio, e premerli contemporaneamente. Inserire
la prima marcia e tirare il freno di stazionamento; (Fig.
6) ecc. 4.2.2.
Nel togliere il freno di stazionamento si possono verificare tre
casi: 1 il veicolo va in
avanti 2 il veicolo va
indietro 3 il veicolo resta
fermo.. ecc. |
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5.1. Partenza in salita senza il freno di stazionamento |
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6.2. Inversione di marcia in tre tempi in pianura 6.2.1.
Primo tempo (si va in avanti) Posizionare i
piedi sui comandi, il piede destro sull’acceleratore in posizione “ore Col
tallone appoggiato sul pavimento, sollevare gradualmente la punta del piede
sinistro facendo scorrere il pedale della frizione sotto la pianta del piede
fino a trovare l’inizio del punto d’innesto, momento in cui il veicolo
incomincia a muoversi. Tenere i piedi fermi in questa posizione e fatti 10- Quando
il veicolo è perpendicolare all’asse della strada o del marciapiede,
controsterzare tutto o in parte verso destra e fermarsi abbassando prima la
frizione e poi il freno di servizio, con dolcezza. Nelle strade strette, dove
non è materialmente possibile mettersi perpendicolarmente all’asse della
strada, bisogna iniziare a controsterzare a destra poco prima che il veicolo
arrivi a ridosso del marciapiede. (Fig. 30) ecc. |
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7.1. Parcheggio in pianura Lo
chiameremo parcheggio geometrico con due rilevamenti. Dalla
marcia normale mettere l’indicatore di direzione a destra, guardare lo
specchietto retrovisore centrale e quello laterale
destro, affiancarsi al veicolo parcheggiato alla nostra destra ad una
distanza di circa Da
fermi, tenere sempre l’indicatore di direzione a destra inserito per
segnalare l’intenzione di fare manovra, posizionare i
piedi sui comandi, girare la testa ed il bacino verso destra fino a vedere
bene oltre il lunotto posteriore, mettere la marcia indietro, ecc. Se un
osservatore esterno guarda la parte posteriore dei due veicoli nota che sono allineati. (Fig. 34) A
questo punto i due veicoli si trovano allineati e paralleli. Questo
è il primo punto esatto che dobbiamo rilevare prima di iniziare a sterzare a
destra per evitare di toccare il veicolo parcheggiato alla nostra destra. Da
questo momento bisogna vedere lo spazio disponibile che c’è tra il veicolo
ecc. 7.2. I
casi possibili di parcheggio sono due Parcheggio con tanto spazio. Vuol dire avere uno spazio maggiore
di dieci metri e un solo veicolo in sosta sulla destra: in questo caso effettuare un solo giro di volante a destra. Parcheggio con poco spazio. Vuol dire avere uno spazio minore di
dieci metri tra due veicoli in sosta sulla destra: in questo caso effettuare due giri di volante a destra, cioè girare tutto
il volante ecc. Se si dispone di tanto spazio, maggiore
di dieci metri, è sufficiente fare un solo giro completo di volante verso
destra pari a 360°: così facendo si effettua un parcheggio largo. Se si ha la
sensazione che il volante non ha fatto un giro basta
guardare il logo sul volante oppure mettere i pollici sulle razze che devono
essere dritte. A questo punto guardare dal lunotto
posteriore il bordo bianco del marciapiede, ecc. 7.2.3. Un altro consiglio. Se dopo aver fatto tanti tentativi non si riesce ancora a fare il parcheggio bene,
occorre modificare l’angolo d’inclinazione del veicolo in entrata come segue:
se il parcheggio si fa lontano dal marciapiede si deve aumentare l’angolo
d’inclinazione del veicolo portandolo da 45° a 48° circa; se invece il parcheggio
si fa stretto e si tocca il marciapiede, diminuire l’angolo di inclinazione
portandolo da 45° a 42° circa. Fare un po’ di esercitazione e alla fine il
parcheggio riuscirà bene. Da questo momento parcheggiare non sarà più
l’incubo di molti ragazzi e ragazze ecc. |
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7.4. Come si esce dal parcheggio |
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8.2. Inversione di marcia in due tempi in pianura Questa
manovra è necessaria quando non si può più proseguire la marcia in avanti e
quindi è necessario fare marcia indietro, oppure quando bisogna invertire il
senso di marcia sfruttando un passo carrabile sulla destra della carreggiata.
Dalla marcia normale affiancarsi ma non troppo al bordo bianco del
marciapiede sulla destra come se volessimo entrare dentro
un passo carrabile alla nostra destra a marcia indietro. Primo
tempo - Posizionare i piedi sui comandi, il sinistro
sulla frizione e quello destro sull’acceleratore, mettere la retromarcia e
l’indicatore di direzione a destra per
indicare che si vuole fare l’inversione di marcia, guardare che non
sopraggiungano veicoli sia da destra che da sinistra ricordando sempre che si
deve dare la precedenza. Girare la testa e, guardando dal
lunotto posteriore, partire a marcia indietro lentamente ecc. |
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Mettere il veicolo fermo alla distanza di due metri circa dal
bordo bianco del marciapiede e, dopo aver inserito l’indicatore di direzione
a destra e la retromarcia, andare indietro
immaginando di vedere la parte terminale del veicolo fermo sulla destra. (Fig. 37) Fare uno o due giri di volante a destra e andare
all’indietro guardando il bordo bianco del marciapiede dal lunotto posteriore
ecc. |
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10.1.
Test finale a
conclusione del corso di guida A
questo punto del programma l’allievo sa fare tutto quello che serve per
affrontare l’esame di guida senza avere nessun problema. E’ bene però
metterlo alla prova, facendogli fare delle manovre
come se fosse solo, con l’istruttore che gli indica quello che deve fare.
L’allievo che non è mai stato in questa situazione, può avere paura di
sbagliare, ma bisogna dargli fiducia. Da questo test finale si può capire se
effettivamente sa gestire il veicolo oppure no; se dimostra insicurezza, dopo
un po’ di pratica la eliminerà: forse un po’ di fiducia in se stesso è
proprio quello che gli manca. Io credo che dopo questo test finale l’allievo
possa presentarsi agli esami senza problemi ecc. |
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Durante
la prova d’esame l’istruttore di guida è seduto a fianco del candidato, ma
non può e non deve intervenire sui comandi, pena la bocciatura del candidato.
Il suo compito è di tutelare l’incolumità degli occupanti del
veicolo. L’esaminatore
invece, è seduto sul sedile posteriore per osservare bene il comportamento di
guida del candidato e valutarne la sua preparazione. Durante gli esami egli
tiene conto dello stato emotivo dell’allievo, poiché si sa benissimo che chi
è sottoposto ad esame rende meno di quanto potrebbe.
Nella maggior parte dei casi, una manovra fatta in maniera errata, viene fatta ripetere una o due volte al fine di dare la
possibilità al candidato di poter recuperare. Se si dimostra di non saper
recuperare, solo allora la bocciatura è inevitabile. Si viene
bocciati anche quando si passa con il semaforo rosso, non si dà la precedenza
ai pedoni sia che stiano sulle strisce pedonali che fuori, non si dà la
precedenza ai veicoli che hanno il diritto di precedenza e non ci si ferma
allo stop, ecc.. Attenzione!
Quando si è fermi allo stop guardare a destra e sinistra, se necessario dare
la precedenza e prima di ripartire attendere sempre almeno qualche secondo. Durante
gli esami non tenere mai il telefonino acceso, non tenere il braccio sinistro
appoggiato sullo sportello, non tenere la testa appoggiata sul
poggia testa ma un po’ staccata, ecc. |
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B.5. Come si entra e si esce in autostrada In
autostrada bisogna seguire attentamente le indicazioni stradali. Per entrare ed uscire in autostrada ci sono due corsie chiamate
rispettivamente corsia di accelerazione e corsia di decelerazione ecc. |
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B.13. Controlli periodici Vediamo
quali sono: il
livello dell’olio motore va controllato per mezzo dell’asta graduata che ha
due tacche (min. e max.) e si trova nel monoblocco: si deve usare
esclusivamente olio raccomandato dalla Casa costruttrice; il
livello del liquido del radiatore si controlla attraverso le tacche di min. e
max. stampate sul serbatoio; ecc. |
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B.14. La doppia debraiata (o doppietta) La doppia debraiata (o doppietta), è una procedura tecnica che
si usava una volta per facilitare l’inserimento delle marce senza farle
grattare. Essa consiste nella doppia spinta
alternata sul pedale della frizione e sull’acceleratore per quei veicoli che
non avevano le marce sincronizzate. Il sincronizzatore è un dispositivo che
ha il compito di portare alla stessa velocità l’ingranaggio della marcia che
si sta usando con l’innesto dell’ingranaggio della nuova marcia. Per la sua esecuzione si richiede particolare abilità di guida ecc. |