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Aggiornato al 22 Marzo 2017 e successive modifiche “sesta edizione”

A.9. Introduzione

Secondo la mia esperienza, per imparare a guidare bene un veicolo e superare l’esame di pratica, sono necessarie dalle venti alle venticinque lezioni di guida con l’istruttore di scuola guida abilitato. Per ottenere i migliori risultati con questo programma, occorre seguire attentamente l'ordine in cui le lezioni vengono descritte. E' importante leggere ogni singolo capitolo attentamente e mettere in pratica quello che si è letto con molta concentrazione ricordando che nel nostro cervello si fissano le azioni che si fanno ripetutamente. La tecnica di guida descritta in questo programma è valida per tutti i veicoli che vengono usati sia dalle autoscuole che dai privatisti. All’inizio è consigliabile iniziare le lezioni di guida in luoghi poco frequentati, in seguito in mezzo al traffico cittadino. Quando è possibile, le prime lezioni devono essere impartite all’allievo su un piazzale grande e libero da altri veicoli. Durante la guida occorre indossate scarpe basse per poter imparare meglio ad usare la frizione, il freno di servizio e l'acceleratore.  Quando si sta al volante bisogna essere rilassati per poter eseguire con velocità e precisione i vari movimenti in successione. Le prime volte sarà un po' difficile ma dopo un po' di esercizio risulterà naturale ecc.

 

1. Prima lezione

Tutte le volte che l’allievo sale sul veicolo per fare la lezione di guida, deve avere con sé la carta d’identità valida e il foglio rosa, documenti necessari per l’esercitazione alla guida. L'istruttore, dopo aver fatto sedere l'allievo al posto di guida, cercherà di metterlo a proprio agio; gli illustrerà tutti i comandi che dovrà usare durante la guida e successivamente la strumentazione di bordo ecc.

 

2.3. Si parte! Prima partenza in pianura

Quando si è al volante di un veicolo bisogna stare seduti comodamente, nella maniera più naturale possibile ed essere rilassati. Le mani ed i piedi devono stare alla giusta distanza dai comandi. Durante la guida, le mani sul volante devono fingere di segnare le ore 10 e 10. Partenza in pianura: posizionare i piedi sui comandi, premere la frizione col piede sinistro usando la pianta del piede, posizionare il piede destro sull’acceleratore mettendolo in posizione ore 13 e inserire la prima marcia (il motore si trova al minimo e gira sui 900-1000 giri/m), accelerare un po’ e portare il contagiri, se c’è, a 1500-1600 giri/m (numero di giri ideale del motore per la partenza in pianura). Se il veicolo si trova in salita, bisogna aumentare la rotazione del motore e portare il contagiri, a circa 2000 giri/m. ecc.

 

2.4. Esercitazione all’uso della frizione

La frizione è un elemento importante del veicolo, di essa va conosciuto bene l’inizio del punto d’innesto che si trova a metà corsa della frizione. Vediamo come si procede: da fermi, dopo aver inserito la prima marcia e senza accelerare, col tallone appoggiato sul pavimento, sollevare gradualmente la punta del piede sinistro facendo scorrere il pedale della frizione sotto la pianta del piede fino a trovare l’inizio del punto d’innesto, momento in cui il veicolo comincia a muoversi. Trovato questo punto, tenere fermo il piede in questa posizione e il veicolo si avvierà lentamente ecc.

 

2.5.1.  Procedura per il cambio delle marce  “Come si aumentano”  “Fase di accelerazione”

Una volta avviato il veicolo in pianura con la prima marcia e dopo aver fatto dieci-quindici metri circa, bisogna mettere la seconda: per inserirla portare il piede sinistro sulla frizione, abbassarla in maniera energica e quasi contemporaneamente lasciare tutto l’acceleratore alzando la punta del piede destro. Togliere la mano destra dal volante, metterla sul pomello della leva del cambio e inserire la seconda marcia con due movimenti decisi “uno–due” in senso longitudinale al veicolo. Col tallone appoggiato sul pavimento, sollevare la frizione facendo scorrere il pedale sotto la pianta del piede sinistro, gradualmente ecc.

 

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3.1. Esercitazione all’uso del volante
«Il volante si può paragonare a una farfalla: se la stringi la soffochi, se la tieni lenta vola via»


L’allievo durante l’esercitazione all’uso del volante, per ottenere una guida rilassata e sicura, deve mettere le mani sul volante, considerandolo un orologio, in posizione tale da formare  le ore 10  e 10. (Fig. 23).  La posizione  corretta   delle mani e l’uso del volante in modo coordinato e armonioso sono fondamentali per un bravo automobilista. Egli non deve scaricare la propria tensione sulla corona del volante come spesso avviene durante la guida per i neofiti. In questa lezione viene spiegato come sfruttare al massimo la potenzialità del volante sia che si devono effettuare curve con raggio stretto sia con raggio largo ecc.

 

4.2.1. Partenza in salita con il freno di stazionamento

Lo scopo della partenza in salita con il freno di stazionamento è quello di non indietreggiare quando si parte con la prima marcia in salita oppure con la retromarcia in discesa.

Si consideri di essere già fermi in salita e di dover partire: posizionare i piedi sui comandi, il sinistro sulla frizione e il destro sul freno di servizio, e premerli contemporaneamente.     

Inserire la prima marcia e tirare il freno di stazionamento; (Fig. 6) ecc.

4.2.2. Nel togliere il freno di stazionamento si possono

verificare tre casi:

1   il veicolo va in avanti

2   il veicolo va indietro

3   il veicolo resta fermo.. ecc.

 

 

5.1. Partenza in salita senza il freno di stazionamento

Nella quarta lezione abbiamo visto come si fa la partenza in salita usando il freno di stazionamento, dove si trova l’inizio del punto d’innesto della frizione e come si regola il pedale dell’acceleratore. Ora, senza l’ausilio del freno di stazionamento, bisogna usare i comandi frizione e acceleratore un po’ più velocemente del solito. E’ importante essere rilassati e non farsi prendere dal panico, soprattutto se il veicolo accenna ad andare indietro quando ci si trova in una salita e ci sono dei veicoli dietro.  Procedura: mettere i piedi sui comandi frizione e freno di servizio e inserire la prima marcia. Con i talloni appoggiati sul pavimento (Fig. 27) spostare velocemente la punta del piede  destro sull’acceleratore in posizione “ore
13” e regolare al volo il numero di giri ideale del motore in funzione alla salita, ecc.

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6.2. Inversione di marcia in tre tempi in pianura

Per poter effettuare l’inversione di marcia in tre tempi in pianura è necessario affiancarsi al marciapiede sulla destra della carreggiata. (Fig. 29)

6.2.1. Primo tempo (si va in avanti)

Posizionare i piedi sui comandi, il piede destro sull’acceleratore in posizione “ore 13”, quello sinistro sulla frizione. Inserire la prima marcia, accelerare in funzione alla pendenza della strada che si sta percorrendo, mettere l’indicatore di direzione a sinistra, guardare dallo specchietto retrovisore interno e da quello laterale sinistro, infine girare la testa verso sinistra per vedere se sopraggiungono veicoli e dare loro la precedenza. (Fig. 29)

Col tallone appoggiato sul pavimento, sollevare gradualmente la punta del piede sinistro facendo scorrere il pedale della frizione sotto la pianta del piede fino a trovare l’inizio del punto d’innesto, momento in cui il veicolo incomincia a muoversi. Tenere i piedi fermi in questa posizione e fatti 10-20 centimetri controllare la frizione con dei movimenti graduali all’ingiù e all’insù all’altezza del punto d’innesto girando contemporaneamente il volante tutto a sinistra.  Far fare al veicolo una rotazione di 90° usando il volante come già descritto nella terza lezione.

Quando il veicolo è perpendicolare all’asse della strada o del marciapiede, controsterzare tutto o in parte verso destra e fermarsi abbassando prima la frizione e poi il freno di servizio, con dolcezza. Nelle strade strette, dove non è materialmente possibile mettersi perpendicolarmente all’asse della strada, bisogna iniziare a controsterzare a destra poco prima che il veicolo arrivi a ridosso del marciapiede. (Fig. 30) ecc.

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7.1. Parcheggio in pianura

Questa lezione spiega come parcheggiare il proprio veicolo sul margine destro della carreggiata a marcia indietro, prendendo come punto di riferimento uno o due veicoli già fermi e affiancati al bordo bianco del marciapiede.

Lo chiameremo parcheggio geometrico con due rilevamenti.

Dalla marcia normale mettere l’indicatore di direzione a destra, guardare lo specchietto retrovisore centrale e quello laterale destro, affiancarsi al veicolo parcheggiato alla nostra destra ad una distanza di circa 50 cm e andare avanti di circa 1 mt rispetto alla parte anteriore del veicolo. (Fig. 32)

Da fermi, tenere sempre l’indicatore di direzione a destra inserito per segnalare l’intenzione di fare manovra, posizionare i piedi sui comandi, girare la testa ed il bacino verso destra fino a vedere bene oltre il lunotto posteriore, mettere la marcia indietro, ecc.

Se un osservatore esterno guarda la parte posteriore dei due veicoli nota che sono allineati. (Fig. 34)

A questo punto i due veicoli si trovano allineati e paralleli.

Questo è il primo punto esatto che dobbiamo rilevare prima di iniziare a sterzare a destra per evitare di toccare il veicolo parcheggiato alla nostra destra. Da questo momento bisogna vedere lo spazio disponibile che c’è tra il veicolo ecc.

7.2. I casi possibili di parcheggio sono due

Parcheggio con tanto spazio. Vuol dire avere uno spazio maggiore di dieci metri e un solo veicolo in sosta sulla destra:  in questo caso effettuare  un solo giro di volante a destra.

Parcheggio con poco spazio. Vuol dire avere uno spazio minore di dieci metri tra due veicoli in sosta sulla destra: in questo caso effettuare due giri di volante a destra, cioè girare tutto il volante ecc.

Se si dispone di tanto spazio, maggiore di dieci metri, è sufficiente fare un solo giro completo di volante verso destra pari a 360°: così facendo si effettua un parcheggio largo. Se si ha la sensazione che il volante non ha fatto un giro basta guardare il logo sul volante oppure mettere i pollici sulle razze che devono essere dritte. A questo punto guardare dal lunotto posteriore il bordo bianco del marciapiede, ecc.

7.2.3. Un altro consiglio. Se dopo aver fatto tanti tentativi non si riesce ancora a fare il parcheggio bene, occorre modificare l’angolo d’inclinazione del veicolo in entrata come segue: se il parcheggio si fa lontano dal marciapiede si deve aumentare l’angolo d’inclinazione del veicolo portandolo da 45° a 48° circa; se invece il parcheggio si fa stretto e si tocca il marciapiede, diminuire l’angolo di inclinazione portandolo da 45° a 42° circa. Fare un po’ di esercitazione e alla fine il parcheggio riuscirà bene. Da questo momento parcheggiare non sarà più l’incubo di molti ragazzi e ragazze ecc.

 

7.4. Come si esce dal parcheggio

Dopo aver completato la manovra di parcheggio, il nostro veicolo si trova a uno - due metri dal veicolo che si trova davanti a noi e per uscire bisogna eseguire la seguente manovra: posizionare bene i piedi sui comandi (acceleratore e frizione), mettere la marcia indietro, guardare attentamente dietro attraverso il lunotto posteriore girando la testa verso destra, tenere le mani sul volante alle ore tre, costeggiare il bordo bianco del marciapiede percorrendo circa dieci metri col volante fermo e le razze dritte ed infine fermarsi. Mettere la prima marcia, l’indicatore di direzione a sinistra, girare il volante a sinistra di un giro, girare la testa verso sinistra e se è necessario, dare la precedenza a tutti i veicoli che sopraggiungono, poi partire lentamente ecc.

 

8.2. Inversione di marcia in due tempi in pianura

Questa manovra è necessaria quando non si può più proseguire la marcia in avanti e quindi è necessario fare marcia indietro, oppure quando bisogna invertire il senso di marcia sfruttando un passo carrabile sulla destra della carreggiata. Dalla marcia normale affiancarsi ma non troppo al bordo bianco del marciapiede sulla destra come se volessimo entrare dentro un passo carrabile alla nostra destra a marcia indietro.

Primo tempo - Posizionare i piedi sui comandi, il sinistro sulla frizione e quello destro sull’acceleratore, mettere la retromarcia e l’indicatore  di direzione a destra per indicare che si vuole fare l’inversione di marcia, guardare che non sopraggiungano veicoli sia da destra che da sinistra ricordando sempre che si deve dare la precedenza. Girare la testa e, guardando dal lunotto posteriore, partire a marcia indietro lentamente ecc.

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9.3. Parcheggio virtuale


Il parcheggio virtuale consiste nel mettere il proprio veicolo ad una distanza di
2 metri circa dal bordo bianco del marciapiede senza usare come punto di riferimento un veicolo fermo sulla destra della strada.

Mettere il veicolo fermo alla distanza di due metri circa dal bordo bianco del marciapiede e, dopo aver inserito l’indicatore di direzione a destra e la retromarcia, andare indietro immaginando di vedere la parte terminale del veicolo fermo sulla destra. (Fig. 37) Fare uno o due giri di volante a destra e andare all’indietro guardando il bordo bianco del marciapiede dal lunotto posteriore ecc.

 

10.1. Test finale a conclusione del corso di guida

A questo punto del programma l’allievo sa fare tutto quello che serve per affrontare l’esame di guida senza avere nessun problema. E’ bene però metterlo alla prova, facendogli fare delle manovre come se fosse solo, con l’istruttore che gli indica quello che deve fare. L’allievo che non è mai stato in questa situazione, può avere paura di sbagliare, ma bisogna dargli fiducia. Da questo test finale si può capire se effettivamente sa gestire il veicolo oppure no; se dimostra insicurezza, dopo un po’ di pratica la eliminerà: forse un po’ di fiducia in se stesso è proprio quello che gli manca. Io credo che dopo questo test finale l’allievo possa presentarsi agli esami senza problemi ecc.

 

10.2.7. Prova d’esame


La prova d’esame viene effettuata nel luogo stabilito dal DTT (ex Motorizzazione Civile). Il candidato dovrà dimostrare, mettendo tutta la grinta necessaria, di saper condurre il veicolo nelle diverse situazioni che gli possono capitare, anche col cattivo tempo.  Dovrà avere prontezza di riflessi e capacità d’azione nell’effettuare le manovre richieste dall’esaminatore, stare attento alla segnaletica stradale e non dovrà chiedere mai “dove vado?” perché il percorso gli viene indicato strada facendo con un certo anticipo. A volte può capitare che l’esaminatore dia la possibilità di scegliere un percorso a piacere: è consigliabile sceglierne uno che già si conosce bene.

Durante la prova d’esame l’istruttore di guida è seduto a fianco del candidato, ma non può e non deve intervenire sui comandi, pena la bocciatura del candidato. Il suo compito è di tutelare l’incolumità degli occupanti del veicolo.

L’esaminatore invece, è seduto sul sedile posteriore per osservare bene il comportamento di guida del candidato e valutarne la sua preparazione. Durante gli esami egli tiene conto dello stato emotivo dell’allievo, poiché si sa benissimo che chi è sottoposto ad esame rende meno di quanto potrebbe. Nella maggior parte dei casi, una manovra fatta in maniera errata, viene fatta ripetere una o due volte al fine di dare la possibilità al candidato di poter recuperare. Se si dimostra di non saper recuperare, solo allora la bocciatura è inevitabile. Si viene bocciati anche quando si passa con il semaforo rosso, non si dà la precedenza ai pedoni sia che stiano sulle strisce pedonali che fuori, non si dà la precedenza ai veicoli che hanno il diritto di precedenza e non ci si ferma allo stop, ecc..

Attenzione! Quando si è fermi allo stop guardare a destra e sinistra, se necessario dare la precedenza e prima di ripartire attendere sempre almeno qualche secondo.

Durante gli esami non tenere mai il telefonino acceso, non tenere il braccio sinistro appoggiato sullo sportello, non tenere la testa appoggiata sul poggia testa ma un po’ staccata, ecc.

 

B.5. Come si entra e si esce in autostrada

In autostrada bisogna seguire attentamente le indicazioni stradali. Per entrare ed uscire in autostrada ci sono due corsie chiamate rispettivamente corsia di accelerazione e corsia di decelerazione ecc.

 

B.13. Controlli periodici

Effettuare dei controlli periodici sui “LIQUIDI” è molto importante in quanto si possono  evitare  danni al motore. Queste operazioni vanno fatte a motore spento e in pianura. I livelli devono stare tra il min. e il max., quelli vicino o sotto al minimo vanno rabboccati.

Vediamo quali sono:

il livello dell’olio motore va controllato per mezzo dell’asta graduata che ha due tacche (min. e max.) e si trova nel monoblocco: si deve usare esclusivamente olio raccomandato dalla Casa costruttrice;

il livello del liquido del radiatore si controlla attraverso le tacche di min. e max. stampate sul serbatoio; ecc.

 

B.14. La doppia debraiata (o doppietta)

La doppia debraiata (o doppietta), è una procedura tecnica che si usava una volta per facilitare l’inserimento delle marce senza farle grattare. Essa consiste nella doppia spinta alternata sul pedale della frizione e sull’acceleratore per quei veicoli che non avevano le marce sincronizzate. Il sincronizzatore è un dispositivo che ha il compito di portare alla stessa velocità l’ingranaggio della marcia che si sta usando con l’innesto dell’ingranaggio della nuova marcia.

Per la sua esecuzione si richiede particolare abilità di guida ecc.

email dell’autore:  gtodaro5@gmail.com       (copia incolla)

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